martedì 3 settembre 2013

C'era una volta un cappotto...

Forse questa borsa merita un paio di righe in più.

C'era una volta un cappotto. Mio figlio lo aveva comprato in un noto negozio indiano del centro storico.

Aveva quindici anni e stava attraversando la sua fase "alternativa".

Era tornato a casa soddisfattissimo del suo acquisto. Riesumato dalla cesta dei capi invendibili, lo aveva strappato al venditore per «soli», diceva lui, «cinque euro, mamma!!!».

Ci ha messo un po' a capire perché il cappotto si trovava nella cesta degli invendibili. L'imbottitura lo faceva sembrare un pupazzo di gommapiuma e il tessuto era sgradevole al contatto con la pelle sul collo. Così il cappotto era finito nell'armadio degli inmettibili, praticamente nuovo e inutilizzato, già una settimana dopo.

L'ho conservato per anni, convinta che prima o poi ne avrei fatto qualcosa. E infatti, lo scorso mese, Lorenza è venuta a casa mia per scegliersi una borsa ed è rimasta molto colpita da questa stoffa. Allora mi sono detta che era arrivato il suo momento.


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